Presentazione del libro di Paolo Morando “La strage di Bologna. Bellini, i Nar, i mandanti e un perdono tradito”

Nell’anniversario della strage di Bologna, vi riproponiamo la presentazione del libro di Paolo Morando “La strage di Bologna. Bellini, i Nar, i mandanti e un perdono tradito” che si è tenuta al Ponte il 5 marzo.
Oltre all’autore era presente Saverio Ferrari dell’Osservatorio Democratico sulle Nuove Destre.

Paolo Morando – La strage di Bologna

Paolo Morando – La strage di Bologna

Vi invitiamo alla presentazione del libro di Paolo Morando “La strage di Bologna – Bellini, i Nar, i mandanti e un perdono tradito.”
( Feltrinelli ).
Oltre all’autore sarà presente Saverio Ferrari dell’Osservatorio Democratico sulle nuove Destre.
Domenica 5 marzo 2023 alle 15:00 al Circolo Anarchico Ponte della Ghisolfa, Viale Monza 255, Milano.
Il 2 agosto 1980 Anna Di Vittorio perse il fratello Mauro. In quei giorni conobbe Gian Carlo Calidori, poi divenuto suo marito, che nella strage aveva perso invece un amico. Una quindicina d’anni fa, dopo un lungo percorso di corrispondenza e conoscenza con Francesca Mambro e Valerio Fioravanti, Anna e il marito scrissero la lettera di “perdono” che consentì a Mambro di ottenere la libertà. Poi però il fronte innocentista iniziò a sostenere che a trasportare la bomba, rimanendone vittima, era stato lo stesso Mauro Di Vittorio, vicino a Lotta Continua. All’ipotesi aderirono senza imbarazzi proprio Mambro e Fioravanti. La vicenda rientrò, anche per via giudiziaria, ma oggi permette di fare il punto sulla storia processuale e sulle novità emerse dalle sentenze su Gilberto Cavallini e Paolo Bellini, entrambi condannati in primo grado all’ergastolo. Lo sfondo di quest’ultimo processo riguardava, infatti, per la prima volta, mandanti e organizzatori della strage. E passi per Gelli e Ortolani, ma sono rispuntati nomi che sembravano appartenere a una stagione precedente, come l’ex capo dell’Ufficio Affari riservati Federico Umberto D’Amato e il giornalista Mario Tedeschi, già senatore missino e direttore del “Borghese”.
Oggi la lettura della strage di Bologna è cambiata: non più l’opera di un gruppo di ragazzetti esaltati, i Nar, bensì un’operazione lungamente studiata, quanto in alto ancora non si sa, ma sicuramente organizzata e finanziata dalla P2, insieme a pezzi dello Stato e saldando le sigle della galassia dell’eversione nera. Tutto questo in una logica di continuità con gli anni Settanta: quell’aspra stagione della strategia della tensione che nell’agosto del 1980 l’Italia sembrava aver definitivamente archiviato, ma che – per chi ne reggeva i fili – non era invece affatto conclusa.
Oggi, per la prima volta, la strage più grave della storia italiana ha mandanti e organizzatori. Ma nella vicenda di Anna Di Vittorio rivivono tutti i veleni di una stagione che ancora non vuole concludersi.

Piazza Fontana strage di stato, Valpreda innocente, Pinelli assassinato.

Non dimenticare significa sapere perchè.
Perchè la strage.
Perchè gli anarchici.
Perchè Pinelli.
Perchè Valpreda.
Perchè oggi è come allora.
Perchè la strage ha cambiato volto, ma è ancora con noi.
Nei luoghi del lavoro sfruttato, in fondo al mare, alle frontiere di muri e filo spinato, nell’aria marcia che respiriamo, nella sanità svenduta al profitto.
Ricordare non vuol dire commemorare.
Mai.
Appuntamento in Piazza Fontana accanto alla lapide di Pinelli lunedì 12 dicembre alle 16:30 concentramento e alle corteo fino alla lapide di Saltarelli.
Circolo Anarchico Ponte della Ghisolfa, Osservatorio Democratico sulle Nuove Destra, Spazio Pubblico Autogestito Leoncavallo
Giovedì 15 dicembre alle 21:00 al Leoncavallo con
Salvetti di GKN, Decortes del Ponte della Ghisolfa, Ferrari dell’Osservatorio Democratico e altri ancora.
E inoltre “entrerete in quella stanza del quarto piano….”
Ascolta l’annuncio delle iniziative