COVID-19: emergenza e controllo

Non c’è niente di nuovo nell’improvviso entusiasmo per un intervento aggressivo del governo durante una crisi sanitaria. Nel corso della storia le pandemie hanno regolarmente provocato un’espansione dei poteri dello stato.

[Da https://www.internazionale.it/opinione/anne-applebaum/2020/03/28/epidemie-governi-autoritari]

Sono passate tre settimane da quanto l’epidemia di coronavirus è stata dichiarata pandemia, due mesi dall’inizio dell’emergenza sanitaria internazionale e almeno una stagione dall’inizio dell’infezione virale.

Alle spalle del ricalcolo permanente delle vittime, degli ospedalizzati e dei contagi ci sono le vite di un terzo del pianeta in lockdown.

Questa malattia respiratoria acuta interroga tutte e tutti noi sulla resistenza psico fisica della comunità, sulla resilienza della sanità pubblica, sulle forme di controllo sociale, sorveglianza digitale e repressione in fase di sperimentazione.

Alla fine di tutto questo la storia non tornerà indietro, non lo fa mai. Un dialogo a più voci, tra crisi ecologica e fine del modello Milano, per sviscerare gli aspetti più perniciosi delle politiche istituzionali e le forme di mutuo soccorso e autorganizzazione digitale.

Ne parliamo

LUNEDÌ 30 MARZO 2020 DALLE 21:00

su https://vc.autistici.org/ponte

con Abo di PianoTerra, con il collettivo Off Topic e con le Brigate Volontarie per l’Emergenza di Milano.

Per partecipare alla video-assemblea è sufficiente fare click sul pulsante PARTECIPA qui sotto (oppure seguire il link https://vc.autistici.org/ponte). Vi verrà chiesto di abilitare il microfono e la telecamera del vostro computer. Chi accede da smartphone o da tablet dovrà invece scaricare l’app Jitsi Meet. Vi aspettiamo Lunedì 30, dalle 21:00.

CIRCOLO ANARCHICO ‘PONTE DELLA GHISOLFA’

Strage di stato: le prossime iniziative

Ricordare tutto, ricordare tutti. La memoria è un bene comune.

Di seguito la lista delle prossime iniziative e anche i link ai singoli eventi con aggiornamento delle adesioni.

28 novembre ore 21 @ viale Monza 255 – circolo Anarchico Ponte della Ghisolfa

Pietro Valpreda. Memoria, passione, poesia. Ricordare tutti!Pietro Valpreda. Memoria, passione, poesia. Ricordare tutti!

In occasione del cinquantesimo della strage di stato, vogliamo ricordare Pietro Valpreda, accusato ingiustamente di essere l’autore dell’attentato alla Banca dell’Agricoltura, in un modo speciale: presenteremo il primo dei suoi libri “Tre giorni a luglio. Tri di a lüi”, un romanzo noir uscito nel 1997 e che viene oggi ristampato per le edizioni “La vita felice”; avremo il piacere di ospitare Olmo Losca che ci farà ascoltare le sue poesie sociali e quelle composte da Pietro, ci saranno anche gli interventi di Mauro Decortes del Ponte nonchè animatore della campagna Valpreda e Saverio Ferrari dell’Osservatorio Democratico sulle Nuove Destre.
Ci sarà anche Pia Valpreda.
Qualcuno vorrebbe far dimenticare Valpreda o farlo diventare un personaggio secondario, aiutando così, magari inconsapevolmente, qualcun’altro a insinuare dubbi sulla sua estraneità alla strage.
Noi continueremo a difendere la memoria. La memoria è un bene comune.
E’ molto importante che questa iniziativa, come quelle del corteo del 12 dicembre alle 18 da Piazza Fontana e la serata del 15 dicembre al Leoncavallo, abbiano una buona partecipazione. Aiutateci a difendere la memoria!
P.S.
Ci sarà anche della musica ( a sorpresa ) e anche un’altra sorpresa…..
Vi aspettiamo alla Sala Pinelli del Ponte!!

Evento: link

8 dicembre @ viale Monza 255 – circolo Anarchico Ponte della Ghisolfa

Proiezione "12 pasolini"Proiezione “12 dicembre”

«Ci ho lavorato, l’ho montato io, ho scelto io le interviste ma non ho messo la regia, perché gli avvocati che l’hanno visto mi hanno detto che era pericolosissimo, che mi avrebbero messo in prigione. E allora abbiamo trovato una formula per cui il mio nome ci fosse, perché chi voleva capire capisse, ma formalmente non potessero procedere contro di me», racconta Pasolini parlando del suo film.
Questa era l’atmosfera nel ’69, questo il livello repressivo messo in campo dallo stato per contrastare l’animo rivoluzionario che serpeggiava fra le persone. Questo è parte di quanto la rimozione di questi giorni, vuole cancellare dalla memoria e far passare alla storia come un brutto episodio dove i familiari piangono i loro cari (vittime o carnefici che siano) uniti insieme dal dolore.
Il film restituisce bruscamente il bianco e il nero di un tempo che sembra ora lontanissimo, come ciò che è finito, ha perduto, si è messo da parte: ed è stato rimosso. Un’inchiesta, un documentario che parla del lavoro e della società e che attraversa, con i suoi morti, i suoi problemi.
Nel DVD oltre al film ci sono extra video 50 minuti di filmati inediti in assoluto di cinema militante degli anni ’70 commentati con una selezione di Canzoni del proletariato di Lotta Continua. Inoltre nel cofanetto c’è una nuova edizione aggiornata del libro “Il malore attivo dell’anarchico Pinelli”, a cura di Adriano Sofri. Con scritti, tra gli altri, di: Licia Pinelli, Goffredo Fofi e Mauro Decortes del Circolo Anarchico Ponte della Ghisolfa.

Proiezione con intervento di Mauro Decortes

Evento: link

12 dicembre ore 11 @ via Bergamini angolo via Larga

Saverio SaltarelliSostituzione Lapide Saverio Saltarelli

Il 12 dicembre sostituiremo la lapide di Saverio Saltarelli ucciso durante gli scontri in occasione del primo anniversario della Strage di Stato in accordo con i familiari e i suoi compagni di lotta, La lapide rispetterà la sua identità di comunista internazionalista.

Evento: link

12 dicembre ore 18 @ Piazza Fontana

corteo 12 dicembre 2019Corteo partigiano a 50 anni dalla strage di Stato.

Dalle ore 18:00 musica dal vivo, filmati e sorprese. A seguire corteo.

In vista della manifestazione per la strage di stato il riferimento alla memoria storica e alla sua difesa compare sempre.
Sarebbe però meglio chiarire di quale memoria stiamo parlando.
La memoria dei fatti? La memoria che racconta che lo stato democratico ha ammazzato Pinelli? La memoria di parte, della parte delle vittime?
O un’altra memoria? Quella che sembra emergere dai comunicati/appelli letti finora parla di uno stato bifronte: una faccia che organizza e partecipa alla costruzione della strategia della tensione, individua in alcuni anarchici capri espiatori dei loro crimini, commissiona stragi, omicidi… che perpetua nel presente la sua natura oppressiva: lo stato di Genova 2001, della TAV, di EXPO, dei CPR, dei decreti sicurezza, degli omicidi sul lavoro, degli emarginati fuori dalla logica del mercato e/o dal mercato sfruttati, del DASPO che pure a Milano si applica tra il compiacimento di alcuni e qualche mal di pancia di altri, la Milano la cui amministrazione erode lo spazio a verde (piazza d’armi) per cementificare (salvo poi scattare qualche selfie greenwasher), l’amministrazione che regala quartieri alla speculazione edilizia, che aumenta i biglietti ATM aumentando così il divario fra poveri e ricchi, l’amministrazione che fa della città un terreno da svendere ai grandi eventi come le olimpiadi e che spinge fuori da ogni quartiere i precari, i migranti ed ogni persona che non rende appetibile e “bello” il territorio. La famosa “riqualificazione”.
E l’altra faccia che va assolta, ingenua, ignara che si rifà ai principi della carta costituzionale e che per oltre 20 anni non individua responsabili se non quelli indicati dall’altro se stesso e non è mai capace di condannare i reali colpevoli ( individuati fuori tempo massimo ) e tanto meno se stesso?
Uno stato bifronte a cui si chiede giustizia?
Con chi dovremmo condividere la memoria?
Questa domanda se la dovrebbe porre chiunque. Anche e soprattutto chi afferma di riconoscersi nei valori della costituzione repubblicana dovrebbe domandarsi quale sia il reale volto dello stato.
A nostro parere, indipendentemente dalla propria opinione politica, è importante prendere le distanze da qualunque iniziativa di ammorbante pacificazione all’equiparazione tra vittime e carnefici, così come è importante esprimere contrarietà anche solo ad ogni ipotesi di abbraccio o stretta di mano con rappresentanti di quello stato che fa sistematicamente morire persone nei mari, nei deserti, nei territori liberati e resistenti, ma anche nei luoghi di lavoro, nelle carceri e sui marciapiedi delle città, gettando così la maschera del suo formalismo giuridico e disvelando infine la sua sostanziale ed effettiva disumanità.
Solo così la memoria sarà difesa e preservata e solo così si potrà dare un contributo alla costruzione di un futuro migliore che potrà arrivare solo da una ripresa del conflitto sociale che con la strategia della tensione lo stato ha voluto affossare.
E per concludere un’ultima considerazione sulla memoria: la lapide a Pinelli (quella di parla di Pinelli morto e non ucciso) fatta apporre dal comune diversi anni fa accanto a quella autentica, è ancora lì a testimoniare l’ambiguità e da doppiezza del potere. A 50 anni da Piazza Fontana ne sarebbe auspicabile la rimozione.

Evento: link

15 dicembre ore 21 @ Leoncavallo

15 dicembre pinelli assassinato valpreda innocente la strage è di statoPinelli assassinato Valpreda innocente la strage è di stato

…E AD UN TRATTO PINELLI CASCÒ

DIAMO UN FUTURO ALLA MEMORIA
Nel cinquantesimo anniversario della strage di Piazza Fontana, dell’assassinio di Pinelli, dell’incarcerazione degli innocenti Valpreda, Roberto Gargamelli, Borghese, Mander, Bagnoli e costretto all’esilio Enrico Di Cola, incontriamoci per dare ancora un futuro alla memoria, per ricominciare a tessere quei legami e quelle relazioni che rendono possibile la lotta per una vita migliore. Perchè, non dimentichiamolo, la strage è servita a bloccare chi voleva una profonda trasformazione sociale e politica. È per questo che è necessario rifiutare ogni condivisione della memoria tra vittime e carnefici. Tra chi lottò per la vita e chi insanguinò, e continua ad insanguinare, questo paese.

Interventi poetici di Olmo Losca

Interventi musicali di

Intervento teatrale di Ascanio Celestini

e poi interventi di

Verrà inoltre proiettata una parte di “12/12 – Piazza Fontana” un documentario Matteo Bennati e Maurizio Scarcella

Per la buona riuscita dell’evento vi chiediamo di darci una mano: condividetelo e invitate gli amici, fate girare la voce!!
L’evento è in continua evoluzione altri contribuiti si aggiungeranno sicuramente, rimanete in contatto!

Evento: link

Assemblea per il corteo partigiano del 12/12

Assemblea per il corteo partigiano del 12/12
Come alcuni o molti sapranno, il circolo Anarchico Ponte della Ghisolfa ha indetto un corteo alternativo a quello organizzato dalla sigla che va sotto il nome di MAAMS (Milano Antifascista Antirazzista Meticcia e Solidale).
Per tanti anni il 12 dicembre ci ha visto coorganizzare in una assemblea cittadina, fra diverse realtà e individualità, le iniziative per rinnovare la memoria della strage di stato, convinti come eravamo e come siamo tuttora, che la strage non fu solo contro gli anarchici, ma contro chiunque esprimesse dissenso e voglia di libertà, allora come oggi.
Per lungo tempo, il corteo del 12 è stato un momento di unità nella diversità: ogni realtà portava le sue parole d’ordine all’interno di una cornice di conflittualità.
Negli ultimi anni, tuttavia, le cose hanno cominciato a prendere una piega che non ci piaceva: come l’anno scorso quando l’iniziativa non doveva essere sottoscritta da tutte le sigle aderenti, ma averne una sola (MAAMS appunto) in nome di una presunta efficacia, a scapito della bellezza della diversità.
Anche quest’anno abbiamo partecipato e cercato di contribuire all’assemblea cittadina per il 12 dicembre. Cercato, appunto. Purtroppo le dinamiche assembleari che si sono palesate ci hanno messo davanti ad un muro (di gomma) dove qualunque nostra istanza (in qualunque forma la si sottoponesse: personalmente in assemblea, via mail alla mailing list, per iscritto e distribuito in assemblea) cadeva nel silenzio, a parte forse un solo commento in quattro assemblee.
Le nostre proposte tenevano ovviamente conto del contesto democratico in cui eravamo e perciò, come tutti gli anni, abbiamo “limato” tutto ciò che poteva risultare fuori luogo in quell’ambito, ma non rinunciando mai a determinati concetti che si possono riassumere in “VALPREDA INNOCENTE, PINELLI ASSASSINATO, LA STRAGE E’ DI STATO” e non eravamo, siamo e saremo disposti a farci imporre una linea di comunicazione politica.
Un muro di gomma che probabilmente nasceva dalla voglia di estromissione, per probabili calcoli opportunistici, del Ponte della Ghisolfa o comunque un forte ridimensionamento politico nell’ambito delle iniziative.
Non vogliamo nascondere neanche che in quella sede abbiamo, sin dal primo incontro, manifestato la nostra contrarietà all’iniziativa della catena musicale. Non spiegheremo adesso il perchè, per chi ha voglia legga il nostro blog o ci chieda, saremo ben lieti di rispondere in merito.
Tornando all’assemblea, non solo eravamo di fronte ad un muro di gomma, ma questa si dava una linea di comunicazione politica unica (con tanto di reprimenda per chi non la seguiva), faceva sua la catena musicale senza mai palesarlo in assemblea (anzi a giudicare dagli articoli scaturiti dalla conferenza stampa, sembrerebbe essere l’iniziativa centrale) e per finire dichiara la non contrapposizione con la commemorazione del comune. Oltretutto si dice che ci sarà Mattarella (cioè l’attuale rappresentante del mandante della strage di stato) in quei giorni a Milano, che in qualche modo farà la sua testimonianza.
Per questi motivi abbiamo abbandonato l’assemblea ed indetto un’iniziativa alternativa, PARTIGIANA! Un’iniziativa dalla parte delle vittime, che non è disposta a scendere a compromessi con i carnefici, anzi che vorrebbe inchiodare alle responsabilità i carnefici. Un’iniziativa che reclami giustizia. Che conquisti giustizia.
A questo corteo hanno finora aderito l’Osservatorio democratico sulle nuove destre Italia, Pavia, Varese e Como, il Leoncavallo, l’Associazione Pietro Valpreda, il Comitato Lombardo Antifascista, la Rete Antifascista di Cologno Monzese e il comitato per la memoria di Saverio Saltarelli.
Per chiarire ulteriormente la nostra posizione, per raccogliere nuove adesioni e per costruire (per quanto sia possibile fare in 3 settimane) insieme l’iniziativa, invitiamo tutte e tutti il prossimo 24 novembre alle 18.00 c/o circolo Anarchico Ponte della Ghisolfa in viale Monza 255, anche chi in tutti questi anni non ha trovato nell’assemblea cittadina il giusto contesto nel quale esprimersi.
TUTTE E TUTTI.
Venite anche se ci odiate e su facebook ci coprite di insulti per via delle nostre scelte e posizioni. Sarà una buona occasione per chiarirci.
Ovviamente se ci odiate perchè siete fascisti,liberisti ecc ecc avrete il giusto benvenuto 🙂