[Ansa 30 novembre] Piazza Fontana: Circolo Ghisolfa, Milano accetti quadro Baj anarchici invitano Comune ad accogliere opera ‘funerali Pinelli’

(ANSA) – MILANO, 30 NOV – Gli anarchici milanesi dello storico circolo Ponte della Ghisolfa ricorderanno l’anniversario della strage di Piazza Fontana e la morte di Giuseppe Pinelli il 15 dicembre in maniera atipica, lanciando una campagna affinchè il Comune di Milano “accetti” in dono una monumentale opera di Enrico Baj (un’installazione di 12 metri per 4) dedicata ai funerali di Pinelli.

Realizzata nel ’72 l’opera di Enrico Baj venne inizialmente donata a Licia Pinelli, vedova del ferroviere anarchico, e non venne mai esposta in pubblico perchè doveva essere presentata proprio nei giorni in cui venne ucciso il commissario Calabresi.

“In realtà – spiega all’ANSA Mauro Decortes, anima del Circolo e amico della famiglia Pinelli – grazie all’assessore Boeri due anni orsono il quadro ebbe una breve esposizione a Palazzo Reale. Poi il silenzio. Nonostante reiterati inviti e la raccolta di migliaia di firme, il Comune di Milano non ha fatto una piega rispetto al fatto che la galleria Marconi, dove l’opera è in deposito, abbia ripetuto mille volta che la vuol regalare ai milanesi”.

Così Decortes e amici hanno stampato su un enorme striscione il soggetto dell’ opera (il cui mero valore commerciale, per inciso, è assai elevato) e lo porteranno, dopo la presentazione ufficiale la sera del 15 dicembre al Leoncavallo, in giro per la città in occasioni a sorpresa. “Credo che cominceremo davanti a palazzo Marino – dice Decortes – E del resto, singoli personaggi della installazione, copie create dallo stesso Baj durante la realizzazione dell’opera, li portavamo in manifestazione negli ’70 e ’80. Ci sembra il modo migliore per ricordare un passato che purtroppo è ancora presente”. (ANSA).

LH/
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Pinelli Assassinato, Baj, circolo Anarchico Ponte della Ghisolfa

Diario della crisi infinita

Presentazione "Diario della crisi infinita"

Il dominio della finanza, delle banche e delle multinazionali si esprime in molteplici forme: a livello locale con il jobs act – che toglie diritti ai lavoratori – ed a livello globale con il progetto TTIP – apparentemente un trattato di commercio internazionale ma, di fatto, una resa incondizionata ai poteri forti in materia di salute, diritti sociali, ambiente, privacy e molto altro ancora.

Un’occasione per confrontarsi su questi temi nel corso della presentazione del libro di

Christian Marazzi (docente universitario – economista)
“Diario della crisi infinita”
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“L’indefinito prolungarsi e globalizzarsi della crisi, la sua cronicità e la devastazione sociale di cui è all’origine ci costringono ad interrogarci sulla natura del capitalismo finanziario, impostosi con lo sfruttamento dell’uomo, dell’ambiente e con il perseguimento criminale di politiche di ulteriore accumulo in favore dei più ricchi, con il conseguente aumento della diseguaglianza.”

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