Video della parte introduttiva della presentazione del libro di Renato Curcio “L’impero virtuale”
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Curcio contro Google
Aziende che venti anni fa non esistevano, come google e facebook, oggi costituiscono la nuova e potente oligarchia planetaria del capitalismo digitale. Internet ne rappresenta l’intelaiatura, e suoi utenti, circa tre miliardi di persone, la forza lavoro utilizzata.
Le tecnologie digitali sono parte della nostra vita quotidiana, le portiamo addosso e controllano tutti gli ambienti della vita sociale, dai luoghi di lavoro ai templi del consumo. Il risvolto di tutto ciò è una nuova e poco percepita sudditanza, nonchè una nuova frontiera di sfruttamento.
Un’occasione per confrontarsi su questi temi con Renato Curcio al circolo Anarchico Ponte della Ghisolfa, domenica 10 aprile alle 19:00, nel corso della presentazione del libro di “L’impero virtuale”
Radicalità nelle lotte per rompere e rovesciare il presente (oppure chi paga veramente Amazon)
“Il facchino paura non ne ha” cantano donne e uomini ai picchetti, agli scioperi, durante i presidi nelle fredde notti di lotta, magari sotto il lancio di lacrimogeni o durante le cariche della celere o peggio dei crumiri.
La determinazione e la combattività dei lavoratori della logistica un po’ ci disorienta. Il conflitto messo in campo sembra portarci indietro agli anni 70 del secolo scorso. Credevamo che parole come operai, crumiri, picchetti appartenessero ad un vocabolario che mal si presta a raccontare la realtà di Amazon e del mercato globale.
Invece donne e uomini assunti con salari da fame e sottoposti a turni massacranti, ricattati e minaccati della perdita del posto di lavoro o peggio del permesso di soggiorno, hanno saputo unirsi e ribellarsi alla sopraffazione e allo sfruttamento del padrone. La radicalità messa in campo ha portato in alcuni casi a sostanziali miglioramenti delle condizioni economiche e di lavoro.
Con l’aiuto organizzativo dei S.I. Cobas queste donne e questi uomini portano la loro solidarità fattiva anche in altre lotte di periferia lontani anni luce dai centri economici del mercato globale. Li vediamo nelle lotte per la casa, accanto agli sfruttati delle campagne pugliesi e saranno in presenti il prossimo 18 marzo allo sciopero generale che vede al suo primo punto l’opposizione alla guerra.
Dovremmo imparare a mettere da parte quel senso di impotenza e di immobilità, nel quale un po’ ci coccoliamo, e cominciare a dare spazio alla radicalità nel conflitto.
Ne parliamo, martedì 15 marzo al circolo Anarchico Ponte della Ghisolfa alle 20:30, con Simonetta Sizzi e Fabio Zerbini delegati S.I. Cobas.