Quella conferenza stampa dopo Piazza Fontana….

In questa intervista a Enrico Maltini, coautore del libro “Pinelli, la finestra è ancora aperta”. Si parla dell’anarchismo milanese, di Pinelli e anche di quella conferenza stampa del Ponte, subito dopo la strage, dove si dichiarò che LA STRAGE E’ DI STATO.

 

Vai all’evento 12 dicembre 2020

Ricordando Valpreda, a 50 anni dalla strage di Stato, con Gianfranco Manfredi

Venerdì 21 giugno 2019 alle ore 21:00, presso il Circolo Anarchico PONTE DELLA GHISOLFA, in viale Monza 255 a Milano:

1969-2019 – a 50 anni da Piazza Fontana incontriamo Gianfranco Manfredi, indimenticato cantautore, ora autore di fumetti.

Gianfranco ci presenterà, insieme al disegnatore Roberto Rinaldi, i suoi ultimi due lavori per Bonelli Editore: “Autunno Caldo” e “La strage“. Due importanti contribuiti alla difesa della memoria e alla comprensione del presente.

L’evento si svolgerà nella Sala Pinelli del Circolo Anarchico Ponte della Ghisolfa e sarà anche un’occasione per ricordare Pietro Valpreda, ingiustamente accusato della strage e scomparso nel 2002.

Oltre a Gianfranco Manfredi avremo interventi di Saverio Ferrari ( Osservatorio democratico sulle nuove destre ), Gianni Mackinson e Mauro Decortes ( entrambi del Circolo Anarchico Ponte della Ghisolfa ) e un intervento di Roberto Gargamelli, amico e compagno di Pietro Valpreda ed anche di Emilio Borghese.

E’ vero siamo colpevoli

Per 50 anni il ponte ha “usato” il nome di Pino Pinelli e di Pietro Valpreda.
Per 50 anni abbiamo girato l’italia in lungo e in largo portando avanti la verità della controinchiesta, la campagna Valpreda, “usando” Pinelli (e Valpreda) in nome della giustizia sociale e non quella dei tribunali.
Abbiamo usato gran parte del nostro tempo in questa iniziativa e per tanto tempo lo abbiamo fatto da soli. Tempo che abbiamo sottratto a noi, sottratto alle persone a noi vicine, alle nostre passioni, rinunciando a tanto e pagandone un prezzo alto. Lo abbiamo fatto perchè convinti, tutt’oggi, che l’ingiustizia subita da Pino in quella stanza sia l’ingiustizia che quotidianamente si abbatte sugli sfruttati.
Spiace doverlo ancora ricordare: Giuseppe Pinelli, Anarchico, è stato ucciso nei locali della questura di Milano al soldo della democrazia parlamentare dello stato italiano, perchè A – NAR – CHI – CO !

Non ci pare assurdo pensare che Pino, da anarchico quale era, sia stato astensionista. Daltronde lui stesso ha fatto uscire un numero ciclostilato del periodico “Il nemico dello Stato”

E quindi si, ci autoaccusiamo di questo grande oltraggio: abbiamo usato Pino Pinelli, Anarchico, pubblicatore di periodici contro lo stato, ucciso dallo stato, in alcuni post astensionisti su facebook in occasione della fiera elettorale.

Lo rifaremo? Ovviamente si.
Lo faremo il prossimo 21 giugno, quando nel ricordo di Valpreda (usato), useremo anche Pinelli per parlare di attualità.
Lo rifaremo ancora, come ogni anno, il 15 dicembre, un ottimo momento per parlare delle ingiustizie nel presente.

Lo facciamo da sempre, non sarà certo questa voglia di pacificazione a fermarci.
L’operazione sibillina di riscrittura della storia non riuscirà questa volta. Abbiamo 50 anni di “esperienza” dalla nostra.

E no, non ci vergognamo e non accettiamo lezioni da chi, con i piedi sul sofà, non ha mai frequentato il ponte.

Faremo del nostro peggio.

ps: la vignetta di Staino, quella si che è vergognosa, ma per quella non vi siete indiNNiati(!!1!1), anzi.

🙂