INTELLIGENZE ARTIFICIALI E INTELLIGENZE SOCIALI Incontro con Renato Curcio

INTELLIGENZE ARTIFICIALI E INTELLIGENZE SOCIALI ( fresco di stampa )

In contro con Renato Curcio

Appuntamento per domenica 29 settembre alle 17:00

Circolo Anarchico Ponte della Ghisolfa Viale Monza 255 Milano


Se le intelligenze umane sono miliardi, uniche e variegate, quelle artifi-
ciali sono poche e asservite, in concorrenza acerrima tra loro, etno-
classiste e voracemente colonizzatrici, finalizzate a realizzare profitto espo-
nenziale per i loro padroni occidentali bianchi, già iper-miliardari, e
quindi addestrate a diffondere anzitutto i loro orientamenti culturali
intrisi di una malcelata retorica suprematista. Sulle tracce del concetto
di immaginario lasciate da alcuni importanti analisti sociali del secolo
passato sono qui sviluppate riflessioni epistemologiche sull’urgenza di
riallineare la ricerca sociale alla salvaguardia prioritaria del vivente, aper-
tamente minacciato dall’appiattimento della razionalità tecno-scientifica
sugli interessi del capitalismo cibernetico. Le curiose vicende dei conflitti
in corso tra le corporation che “producono” le macchine-IA sono assunte
come analizzatori del processo industriale entro cui le differenti Intelli-
genze Artificiali vengono addestrate e impostate – da quelle intrusive, che
utilizzano neuro-tecnologie e bio-sensori, a quelle malvagie, che attrezzano
i processi di “annientamento intelligente” degli umani e che purtroppo
vediamo all’opera tutti i giorni contro la popolazione palestinese. Com-
pleta la riflessione uno sguardo sulle lotte delle lavoratrici e dei lavoratori
delle grandi Big Tech, intese come momenti di quella resistenza contro
le forme istituite dell’immaginario sistematicamente prodotto e servito
dalle Intelligenze Artificiali generative, un nodo che solo una pratica col-
lettiva potrà sciogliere. Una pratica che ritorni a far leva sull’intelligenza
sociale collettivamente esercitata.

Il Rojava e i curdi nel contesto autoritario e etnico del Medio Oriente. Una visione doppiamente rivoluzionaria.

Il Rojava e i curdi nel contesto autoritario e etnico del Medio Oriente.
Una visione doppiamente rivoluzionaria.

Ne parliamo con Fabrizio Eva, geografo politico.
Giovedì 5 settembre 2024 alle 19:00
Al Circolo Anarchico Ponte della Ghisolfa.
Viale Monza 255 Milano

COOL WAR: come l’America e la Cina si contendono il mondo Discussione con Alex Foti, climattivista e anarcosindacalista

 

Venerdì, 21 giugno h18:30 con Aperitivo nel Prato
Circolo Ponte della Ghisolfa
Viale Monza 255 (M1 Precotto)

 

COOL WAR: come l’America e la Cina si contendono il mondo
Discussione con Alex Foti, climattivista e anarcosindacalista
Con l’ingresso nel mercato internazionale grazie alle riforme postmaoiste di Deng, la Cina è cresciuta a doppia cifra per tutti gli anni 2000, fino agli anni ’10 e ’20 di Xi, che hanno visto un rallentamento della crescita e consolidamento dell’Impero Celeste come potenza tecnologica e militare mondiale. L’America, che con l’Europa è il grande mercato per l’export Made in PRC, da Kissinger in poi ha assecondato in una prima fase questa crescita, con investimenti e capitali che anno reso la Cina la fabbrica del mondo. La pandemia e la guerra in Ucraina hanno interrotto questo processo, mentre Biden ha mantenuto le misure protezionistiche contro il commercio cinese introdotte da Trump e ne ha recentemente introdotte di nuove contro le auto elettriche e i pannelli solari cinesi che stanno inondando i mercati occidentali. Mentre l’America scatta in avanti con la leadership sull’AI, dopo che la Cina l’aveva scavalcata nel supercomputing, e la rivoluzione dei campus viaggia sul social cinese TikTok, insidiando il primato di Meta, il conflitto per Taiwan e l’Indo-Pacifico e quindi la primazia mondiale sembra arrivare all’apogeo. La Repubblica Popolare è diventata una potenza aeronavale che vuole sloggiare le portaerei americane dai mari intorno alla Cina, ed è diventata una potenza spaziale che si appresta a colonizzare il polo sud lunare e studiare la dark side of the moon con la sonda Chang’e-6, ma questa non è la nuova guerra fredda, come quella USA-URSS che opponeva due sistemi economici e ideologici diversi, questa è una guerra combattuta in base alla competizione tecnologica e alla lotta per il soft power mondiali, fra problemi dei tre corpi, Mulan e Kung Fu Panda. Quella fra Cina e America è quindi una cool war, una battaglia a chi controlla il futuro e le sue menti, con il resto del mondo che deve decidere fra egemonia americana e crescente influenza cinese, mentre gli scacchieri africano e asiatico sono in forte subbuglio e i BRICS fanno da contrappeso ai paesi NATO nel G20. Sapranno PRC e USA sfuggire alla trappola di Tucidide che li spinge al conflitto militare, o stabiliranno un equilibrio bipolare a favore della prosperità (o della salvezza) del mondo? E l’Europa come può fare a meno di scomparire nella lotta fra i due giganti e rintuzzare la minaccia al confine orientale posta da Putin, sostenuto da Xi Jinping?