RENATO CURCIO – IL CAPITALISMO CIBERNETICO

Vi invitiamo alla presentazione dell’ultimo libro di Renato Curcio”Il capitalismo cibernetico” – Dopo il panottico, oltre la sorveglianza

( edizioni Sensibili alle foglie ).

Appuntamento per domenica 10 aprile 2022 alle 16:00, presso il giardino del Circolo Anarchico Ponte della Ghisolfa, Viale Monza 255 Milano

                   

La riorganizzazione digitale del modo di produzione capitalistico si abbatte sull’intera formazione sociale e sull’insieme delle istituzioni che ne articolano l’infrastruttura imponendo una nuova forma di potere caratterizzata da un indissolubile intreccio dell’economia, della politica e dell’azione militare sotto le insegne dell’intelligenza artificiale. Intreccio che l’autore mette a confronto con altre forme di potere fino ad oggi dominanti – il potere panottico, lo Stato d’eccezione, il potere strumentalizzante – e infine sintetizza nel concetto di capitalismo cibernetico. L’esplorazione si estende ad alcune fenomenologie emblematiche di questa inedita condizione umana entro cui le microdimensioni dell’esperienza personale e le identità di connessione digitale singolari vengono prese in carico dalle macchine dell’intelligenza artificiale e ad esse vincolate. E si sofferma in particolare su alcune tematiche: la divaricazione esponenziale delle diseguaglianze sociali; le incongruenze colonizzanti della transizione digitale con riferimenti specifici al cloud italiano ed europeo; le nuove linee di comando incorporate negli strumenti del lavoro; l’incetta a fini di sorveglianza securitaria delle identità biometriche; la manipolazione della percezione sociale e personale degli eventi, con esempi verificati nell’attuale contesto bellico; le pericolose derive energetiche e ambientali relative all’espansione di Internet. Nello stesso tempo, questi elementi per una critica del capitalismo cibernetico aprono nuove prospettive a un immaginario proteso verso un futuro possibile oltre ogni forma di capitalismo

 

 

 

La libertà ha le ali

Vi invitiamo alla presentazione del libro di Beppe Battaglia

“La libertà ha le ali” ( Edizioni Sensibili Alle foglie )

Appuntamento per domenica 12 giugno alle 16:00

nel giardino del Circolo Anarchico Ponte della Ghisolfa

Viale Monza, 255 Milano

 

 

 

 

STORIA DEL SOCIAL FLIGHT ONE IL PRIMO AEREO COSTRUITO IN CARCERE

È qui raccontata la storia del primo aereo costruito in carcere dall’ingegno di un gruppo di reclusi e un maestro artigiano. Il Social Flight One (primo volo sociale) è stato realizzato nell’ambito del progetto ‘Le ali della libertà’ dalla rete di Mediterraneo Sociale e della Caritas di Avellino, e finanziato con il fondo lotta alla droga della Regione Campania. Il progetto, avviato nell’Istituto a Custodia Attenuata per il Trattamento delle Tossicodipendenze di Lauro (AV) nel 2005, su stimolo di Beppe Battaglia, con il lavoro del maestro falegname Aurelio e dei detenuti Giovanni, Ciro e Angelo, ha avuto una tappa importante nel 2015, quando l’aereo è stato esposto all’EXPO di Milano. Il prestigioso biposto ultraleggero in legno con doppi comandi, pensato anche per consentire voli sociali gratuiti per persone con disabilità gravi, è, nelle intenzioni, soltanto il primo di una flotta aerea destinata, come “bene comune”, alle più svariate funzioni sociali: servizi di ricognizione ambientale, usi turistici e di diporto, in base a quanto l’immaginario collettivo saprà attribuirgli. Con documentazione fotografica a colori

BEPPE BATTAGLIA è nato in Calabria nel 1946. Emigrato giovanissimo a Genova fa l’operaio nell’ambito portuale. Nel 1969 è tra i fondatori del primo gruppo di lotta armata in Italia denominato “III GAP” (noto con la denominazione giornalistica “XXII ottobre”). Nel 1971 entra in carcere e ci resterà per venti anni, passando per ventidue carceri normali e sei “speciali”. Uscito dal carcere per “fine pena” lavora in una Comunità per tossicodipendenti dell’hinterland napoletano e parallelamente inizia un percorso di volontariato nelle carceri di Lauro (AV) ed Eboli (SA) raccontato nel suo primo libro Carcere e cittadinanza, uscito nel 2004 per Phoebus edizioni. Vive a Firenze da pensionato dove continua a fare il volontario nel carcere di Solliccianino. Per le edizioni Sensibili Alle Foglie ha pubblicato, nel 2019, Le tre libertà.

 

Francesco Moranino, il comandante «Gemisto». La criminalizzazione della Resistenza

Vi invitiamo alla presentazione del libro di Massimo Recchioni

“Francesco Moranino, il comandante «Gemisto». La criminalizzazione della Resistenza” ( Derive Approdi )

Appuntamento per domenica 3 aprile 2022 alle 16:00 nel giardino del Circolo Anarchico Ponte della Ghisolfa in Viale Monza, 255 Milano

Francesco Moranino, il comandante partigiano «Gemisto», fu tra i protagonisti della guerra di Liberazione e il più giovane componente dell’Assemblea Costituente. Ricoprì inoltre la carica di sottosegretario alla Difesa nel terzo governo De Gasperi, l’ultimo di «unità nazionale» prima del piano Marshall. Nel 1948 fu rieletto deputato, ma fu presto coinvolto in un’inchiesta per l’omicidio, avvenuto nell’inverno 1944, di cinque civili sospettati di spionaggio e delle mogli di due di essi. Moranino, assai poco fiducioso nella giustizia, espatriò in Cecoslovacchia. La sua travagliata vicenda animò il dibattito politico e si trascinò per molti anni tra rielezioni parlamentari, una nuova autorizzazione a procedere del 1955 e il conseguente processo con la condanna all’ergastolo. Moranino non usufruì della grazia concessa dal Presidente della Repubblica Giuseppe Saragat nel 1964, ma rientrò in Italia solo due anni dopo, quando gli eventi per cui era stato condannato furono riconosciuti come azioni di guerra. Questa nuova edizione, dopo la prima del 2013, contiene approfondimenti sul processo e sulla situazione italiana nel pieno della «Guerra fredda».