La rassegnazione

🎙️ Secondo episodio del Podcast “La Cassetta degli Attrezzi”
📍 Dal Circolo Anarchico Ponte della Ghisolfa, un altro strumento per chi non si rassegna.
🗓️ Ogni secondo mercoledì del mese
⏱️ 15 minuti per smontare le catene dell’abitudine

🎧 Oggi parliamo di rassegnazione: quel veleno silenzioso che ci dice “è sempre stato così”, che ci fa abbassare la testa, che ci convince che lottare è inutile.
🔥 Ma noi non ci rassegniamo. E tu?

🗣️ “Rassegnazione è il pane di chi è caduto troppe volte e si è dimenticato il sapore della libertà”

💥 Per chi cerca ancora la forza di dire no.
#PodcastAnarchico #CassettaDegliAttrezzi #PonteDellaGhisolfa #Rassegnazione #Ribellione #Autogestione #Resistenza #Futuro

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Red Snake

Red Snake
proiezione giovedì 14 agosto alle 19:00
Circolo Anarchico Ponte della Ghisolfa
Viale Monza, 255 Milano
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Le donne sono sfruttate per soddisfare gli appetiti sessuali dei combattenti jihadisti tra i quali primeggia un foreign fighter, Al Britani, che sembra aver ben assimilato i principi del fondamentalismo islamico, mentre i bambini vengono indottrinati ed armati in favore della causa jihadista. La protagonista Zara, una giovane ragazza yazida, riesce a fuggire ed a raggiungere una zona libera controllata dall’esercito curdo dove viene accolta e assistita.
Qui, decide di unirsi alle Sorelle di Armi (con il nome di battaglia di Red Snake).
Diventate abili e combattenti, le Sorelle di Armi affrontano con coraggio vari scontri contro i miliziani dell’autoproclamato califfato, terrorizzati dall’idea di morire per mano loro, a causa della dottrina islamica secondo la quale non si è ammessi in paradiso se si è uccisi da una donna.

Al Ponte pensando a Pietro fino al Leoncavallo col Rojava nel cuore.

Al Ponte pensando a Pietro fino al Leoncavallo col Rojava nel cuore.

La storia di Pietro Valpreda si intreccia in modo indissolubile con la storia di questo paese, con i suoi momenti più tragici e drammatici.
Pietro morì libero. Libero dall’ accusa di strage grazie a una capillare mobilitazione di massa che fece crollare la montatura nei confronti sui e di altri compagni, Pinelli per primo.
E poi la sua storia si intreccia anche con le storie personali di chi lo ha conosciuto e condiviso un tratto di strada.
Per questo vogliamo ricordare ancora la sua figura.
Per questo e per altro come la recente ridicola uscita del Corriere che metteva in dubbio la sua innocenza.

Ma c’è un’ altra storia che si intreccia con la storia di questo paese e le nostre storie personali, quella del Leoncavallo, attualmente sotto sfratto e che sta rischiando.
Non si può cancellare una storia di 50 anni.

Così come non si può cancellare la fiaccola di speranza accesa in Rojava: per una società senza patriarcato, ecologica, tollerante, e senza più guerre.

Vi invitiamo domenica 6 luglio alle 17 per non farci rubare la storia e la memoria.
Interventi di Mauro Decortes ( Circolo Anarchico Ponte della Ghisolfa ), Saverio Ferrari ( Osservatorio Democratico sulle Nuove Destre ), Serkan Xozat-li ( Associazione Confederalismo Democratico ), Cecilia Koin ( Circolo Anarchico Ponte della Ghisolfa ), Marco Serio ( Circolo Anarchico Ponte della Ghisolfa ).

Circolo Anarchico Ponte della Ghisolfa Viale Monza 255 Milano