Vi proponiamo un altro lavoro di ricostruzione storica di Leonardo Meraviglia.
Nostra patria è il mondo intero.

UN PREGIUDIZIO
L’anarchia è un ideale irrealizzabile perché la sua pratica richiede un mondo
completamente estraneo a quello in cui viviamo.
Ci guarderemmo bene dal fare una simile affermazione se si trattasse di una
qualsiasi altra idea più o meno fuorviata che ribadisse il principio di associa-
zione fondato su un’autorità sociale ma trattandosi dell’anarchia, ovvero di
una società priva di governo e di legge d’alcuna natura, la dichiariamo impos-
sibile senza esitazione a meno che, in seguito ad un repentino salto temporale,
si potesse tornare all’età della pietra.
Non ci libereremo dal pugnale o dalla bomba anche se resteremo vigili ed eser-
citeremo qualsiasi forma di controllo.
È un’epidemia che passerà come passano tutte, ma il patibolo non è certamente
la cura che potrà guarire da essa. Il miglior trattamento è il manicomio.
Noi lo giudichiamo un rimedio infallibile.
Per gli anarchici la morte costituisce un motivo di onore ambito e desiderato,
il manicomio a vita sarebbe il disonore ed il ludibrio, un motivo di pentimento
e castigo. (il brano è tratto da un lungo articolo intitolato Un consiglio, com-
parso sul numero del 18 agosto 1897 de La Republica Social edita a Matarò)
Il brano, che si riferisce alla situazione spagnola dell’epoca, ben illustra la dif-
fusa interpretazione che gli anarchici altro non fossero che attentatori sangui-
nari.
In Italia furono oggetto di studio da parte di Cesare Lombroso, che li giudicava
una delle tipologie più interessanti della criminalità, vale a dire quella di natura
politica.
Lo studioso, come molti altri del resto, ebbe una visione limitata dell’anarchi-
smo, riducendolo alla sola componente dell’individualismo, ed illustrò le pro-
prie teorie nel saggio Gli Anarchici, edito nel 1894, subito dopo che il giovane
individualista lodigiano Sante Caserio aveva assassinato (o giustiziato, se-
condo il punto di vista popolare e libertario) il presidente della Repubblica
Francese Sadi Carnot.
Naturalmente la realtà è assai diversa e poliedrica, come si tenterò di mettere
in evidenza nel viaggio di seguito illustrato, nel corso del quale ci si imbatte in
personalità alquanto distanti dallo stereotipo lombrosiano.
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