La Russia dopo Putin – Incontro con Yurii Colombo

Vi Invitiamo alla presentazione del libro di Yurii Colombo “La Russia dopo Putin” ( Castelvecchi ) Prefazione di Toni Negri
Appuntamento giovedì 6 ottobre alle 18
CIRCOLO ANARCHICO PONTE DELLA GHISOLFA
VIALE MONZA 255 MILANO
Russia e Occidente sono allo scontro. Non è però sufficiente guardare
solo alla recente guerra in Ucraina per comprendere dinamiche e reciproche influenze: ci sono le differenze ineliminabili sul piano culturale,
persino psicologico e ancestrale; le cause storiche e politiche dell’era
sovietica; il “lungo inverno” post-socialista e, naturalmente, la parabola di Putin e del putinismo. Il Presidente russo è lo stratega geniale che molti dipingono,
o un burocrate qualunque che si è ritrovato al vertice di uno dei più importanti Stati del mondo? Come ha fatto a blandire larga parte della popolazione? E, soprattutto, quale futuro si prospetta alla Russia dopo di lui? Yurii Colombo approfondisce queste tematiche come non fanno le notizie che si rincorrono ogni giorno, perché dietro al dittatore non c’è un tutto omogeneo ma ci sono i russi,ed esiste un’“altra Russia” di contestazione, magari sotterranea, che resisterà come sempre ha resistito nella sua storia.
YURII COLOMBO
Giornalista e ricercatore esperto di Russia ed ex Urss, vive a Mosca da anni. È stato corrispondente del «manifesto» in Russia e attualmente collabora con la Radiotelevisione Svizzera. Tra i suoi ultimi titoli ricordiamo
Urss, un’ambigua utopia (Massari, 2021) e Lo scudo
e la spada. I servizi segreti dal Kgb a Putin (OGzero, 2021).
Per Castelvecchi ha pubblicato
Svoboda. Ucraina fra Nato e Russia dall’indipendenza a oggi (nuova edizione, 2022)

“1917 – 1921 La rivoluzione sconosciuta”

Vi invitiamo alla visione del documentario sul movimento anarchico in Ucraina dal titolo

“1917 – 1921 La rivoluzione sconosciuta”

DOMENICA 6 MARZO ALLE 17:00

CIRCOLO ANARCHICO PONTE DELLA GHISOLFA

VIALE MONZA 255 MILANO

……I successivi eventi della rivoluzione russa permetteranno, a partire dal 1° marzo 1917, di ottenere la liberazione insieme ad altri detenuti politici. Makhno, fatto rientro nel suo paese natale, si distingue per la promozione dell’organizzazione di libere comuni, del soviet locale di contadini e della collettivizzazione della terra.
L’autogestione libertaria delle masse contadine si estenderà in breve tempo all’intera regione popolata da sette milioni di abitanti. Essa era formata da una sorta di area circolare dal diametro di circa 250 km, al cui centro vi era proprio Guliai-Polé. Questa regione, dalle antiche tradizioni ribelli e ostili alle autorità di qualsivoglia colore politico, era stata un centro nevralgico anche della rivoluzione del 1905 e teatro di violenti tumulti.
Makhno ormai non è più un giovane inesperto, ma un uomo maturo consapevole della condizione di sfruttamento a cui sono costrette le masse contadine ed è ben cosciente che l’emancipazione dei lavoratori possa giungere esclusivamente per loro stessa mano: per questo, il 29 marzo 1917, organizza un sindacato professionale dei lavoratori agricoli che come prima misura intrapresa decide di non pagare l’affitto ai proprietari, egli è ugualmente coinvolto nello sciopero vittorioso dei lavoratori di una fabbrica e nella costituzione di un sindacato dei falegnami di cui viene nominato presidente……
Dopo la pace di Brest-Litovsk, firmata da Lenin il 3 marzo 1918, che cedeva l’Ucraina alla Germania, le truppe germaniche invadono il Paese e lo occupano militarmente. Gli anarchici si organizzano in un esercito di liberazione partigiano, mentre Makhno e una delegazione si recano nella Russia bolscevica al fine di ottenere la collaborazione e l’aiuto dei compagni anarchici russi (durante questo viaggio avrà un incontro emozionante con il suo “idolo”, Pëtr Kropotkin)……