Incontro con Roberto Brioschi del 16 giugno 2024 ( s.m.a.r.t. l.i.f.e. un abbecedario per scansarla e vivere felici, ad uso delle giovani generazioni ma non solo ): chi non ha potuto partecipare può ora guardare i video cliccando qui
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COOL WAR: come l’America e la Cina si contendono il mondo Discussione con Alex Foti, climattivista e anarcosindacalista
Venerdì, 21 giugno h18:30 con Aperitivo nel Prato
Circolo Ponte della Ghisolfa
Viale Monza 255 (M1 Precotto)
COOL WAR: come l’America e la Cina si contendono il mondo
Discussione con Alex Foti, climattivista e anarcosindacalista
Con l’ingresso nel mercato internazionale grazie alle riforme postmaoiste di Deng, la Cina è cresciuta a doppia cifra per tutti gli anni 2000, fino agli anni ’10 e ’20 di Xi, che hanno visto un rallentamento della crescita e consolidamento dell’Impero Celeste come potenza tecnologica e militare mondiale. L’America, che con l’Europa è il grande mercato per l’export Made in PRC, da Kissinger in poi ha assecondato in una prima fase questa crescita, con investimenti e capitali che anno reso la Cina la fabbrica del mondo. La pandemia e la guerra in Ucraina hanno interrotto questo processo, mentre Biden ha mantenuto le misure protezionistiche contro il commercio cinese introdotte da Trump e ne ha recentemente introdotte di nuove contro le auto elettriche e i pannelli solari cinesi che stanno inondando i mercati occidentali. Mentre l’America scatta in avanti con la leadership sull’AI, dopo che la Cina l’aveva scavalcata nel supercomputing, e la rivoluzione dei campus viaggia sul social cinese TikTok, insidiando il primato di Meta, il conflitto per Taiwan e l’Indo-Pacifico e quindi la primazia mondiale sembra arrivare all’apogeo. La Repubblica Popolare è diventata una potenza aeronavale che vuole sloggiare le portaerei americane dai mari intorno alla Cina, ed è diventata una potenza spaziale che si appresta a colonizzare il polo sud lunare e studiare la dark side of the moon con la sonda Chang’e-6, ma questa non è la nuova guerra fredda, come quella USA-URSS che opponeva due sistemi economici e ideologici diversi, questa è una guerra combattuta in base alla competizione tecnologica e alla lotta per il soft power mondiali, fra problemi dei tre corpi, Mulan e Kung Fu Panda. Quella fra Cina e America è quindi una cool war, una battaglia a chi controlla il futuro e le sue menti, con il resto del mondo che deve decidere fra egemonia americana e crescente influenza cinese, mentre gli scacchieri africano e asiatico sono in forte subbuglio e i BRICS fanno da contrappeso ai paesi NATO nel G20. Sapranno PRC e USA sfuggire alla trappola di Tucidide che li spinge al conflitto militare, o stabiliranno un equilibrio bipolare a favore della prosperità (o della salvezza) del mondo? E l’Europa come può fare a meno di scomparire nella lotta fra i due giganti e rintuzzare la minaccia al confine orientale posta da Putin, sostenuto da Xi Jinping?
s.m.a.r.t. l.i.f.e. un abbecedario per scansarla e vivere felici
s.m.a.r.t. l.i.f.e.
un abbecedario per scansarla e vivere felici,
ad uso delle giovani generazioni ma non solo
a spelling book to younger generations, but not limited
Incontro con Roberto Brioschi
Domenica 16 giugno ore 17 al Circolo Anarchico Ponte della Ghisolfa – Viale Monza, 255 Milano
Questo abbecedario è una urgenza critica, non un “quaderno delle lamentele e possibilità”: Beta testing per sovvertire il capitalismo neo-liberista e digitale 4.0.
La società digitale delle piattaforme ha privatizzato e de-politicizzato l’individuo, monade nella Moltitudine, terminale della AI e delle sue umanizzate app, in corpi ri-composti dalle bio tecnologie della Bellezza necessaria, separati dalla mente riallocata nei cloud, nei pensieri e desideri messi al lavoro nel data computing, nel nostro essere produttori e prodotto, mera transazione entro una blockchain, nell’immaginario dei like, dei follower, del Metaverso. Umanità de-umanizzata la cui esistenza vale quanto il prezzo di una merce al Centro Commerciale.
All’opposto, la vita deve essere felice sovversione, collocata entro l’immaginazione produttiva che è costruzione della Storia, di eguaglianza nelle diversità & libertà declinata al plurale, in cui ciascuno può scegliere i modi di abitare il pianeta che è di tutti e dove tutti sono disponibili ad aiutarsi l’un l’altro con reciproci doveri: l’Etica libertaria del Mondo, ove l’umanità è una specie vivente consapevole di un divenire condiviso insieme alle altre specie all’interno della Natura che è Gaia. Mondata da ogni acquiescenza e rassegnazione, ri-connessa nei corpi & nelle menti di ognuno, è la vita giusta e gioiosa che vale la pena di essere vissuta nel mondo delle persone e non delle cose.
Disertare l’esistente per liberare la vita dallo sfruttamento capitalista, la dominazione bio-politica e la dittatura dell’algoritmo: non vogliamo vivere in un mondo che non c’è.
ROBERTO BRIOSCHI negli anni ‘70 c’era.
Già in Azione Libertaria e nella Redazione della storica rivista “Collegamenti” poi “Collegamenti-Woobly”, partecipe dei quaderni della “Fabbrica diffusa”, dagli anni ‘80 e ‘90 è scampato ad Alberoni, Berlusconi e Bruno Vespa.
Nel secolo nuovo è nei direttivi della “Rete dei Semi Rurali” per la sovranità alimentare, il mutualismo della “Economia Equa e Solidale” (REES), il diritto alla cittadinanza universale di “Refugees Welcome”; oggi membro del l’Osservatorio Scientifico delle Economie Civili della Regione Campania.
Non pacificato abita la contemporaneità. Senza partito, è a suo agio nei Beni Comuni restituiti all’uso collettivo, nelle Zone Autonome Urbane (ZAU). Tra le attività ha la scrittura militante: è autore e coautore de “I semi e la terra, manifesto per l’agricoltura contadina”, “L’agricoltura è sociale”, ”Biologico etico”, “Guida alla ospitalità contadina”, “l’Economia trasformativa” (Altreconomia Edizioni); “La cura della Terra” (Livi Editore); “l’Utopia concreta” (Edizioni Zero in condotta); interviene sui periodici “Sicilia libertaria” ed “Umanità Nova”. In divenire il volume: “La città collettiva, l’autogestione del comune”,
“Ci sedemmo dalla parte del torto
visto che tutti gli altri posti erano occupati”
Bertolt Brecht
Ciò che maggiormente ci manca è credere nel mondo,
lo abbiamo perso del tutto, il mondo,
ci è stato sottratto
Gilles Deleuze, Pourparler
Stiamo cercando il Mondo
James Senese
Vogliamo essere sovrani del futuro,
non sudditi di un destino
l’autore