Economia politica del comune. Sfruttamento e sussunzione nel capitalismo bio-cognitivio.

Economia politica del comune. Sfruttamento e sussunzione nel capitalismo bio-cognitivio di Andrea Fumagalli.

Domenica 5 ottobre 2025 ore 17:30

Circolo Anarchico Ponte della Ghisolfa

Viale Monza 255 Milano

 

 

«La crisi finanziaria del capitalismo cognitivo apre la strada al capitalismo bio-cognitivo. Il prefisso bio è dirimente. Indica che l’accumulazione capitalista attuale si identifica sempre con lo sfruttamento della vita nella sua essenza, andando oltre lo sfruttamento del lavoro produttivo certificato come tale e quindi remunerato. Il valore-lavoro lascia sempre più spazio al valore-vita. Si tratta di un processo allo stesso tempo estensivo e intensivo. Estensivo perché l’intera vita nelle sue singolarità diventa oggetto di sfruttamento, anche nella sua semplice quotidianità. Nuove produzioni prendono piede. La ri/produzione sociale, da sempre operante nella storia dell’umanità, diventa direttamente produttiva ma solo parzialmente salarizzata; la genesi della vita (la procreazione) si trasforma in business; il tempo libero viene inscatolato, al pari delle relazioni amicali e sentimentali, all’interno di binari e di dispositivi che, grazie alle tecnologie algoritmiche, consentono estrazione di plus-valore (valore di rete); i processi di apprendimento e di formazione vengono inseriti nelle strategie di marketing e di valorizzazione del capitale; il corpo umano nelle sue componenti sia fisiche che cerebrali diventa la materia prima per la produzione e la programmazione della salute e del prolungamento della vita, grazie alle nuove tecniche biomedicali. Intensivo perché tali processi si accompagnano a nuove modalità tecniche e organizzative e a nuovi processi di mercificazione. La vita messa in produzione, e quindi a valore, si manifesta in primo luogo come intrapresa di relazioni umane e sociali. La cooperazione sociale, intesa come insieme di relazioni umane più o meno gerarchiche, diventa la base dell’accumulazione capitalistica. Ma non basta: è sempre più lo stesso corpo umano e le sue parti a essere oggetto di mercificazione e di produzione diretta di valore di scambio».

Terzo episodio del Podcast “La Cassetta degli Attrezzi”

🎙️ Terzo episodio del Podcast “La Cassetta degli Attrezzi”
📍 Dal Circolo Anarchico Ponte della Ghisolfa, un altro strumento per chi non smette di sognare.
🗓️ Ogni secondo mercoledì del mese
⏱️ 15 minuti per aprire varchi di libertà
🎧 Oggi parliamo del Leoncavallo: la sua storia, la sua forza, la sua visione di un mondo diverso.
Un laboratorio di autogestione, cultura e lotta che ha incarnato il sogno dell’alternativa.
🔥 Un sogno che non si spegne, anche quando provano a sgomberarlo.
Un sogno che continua a vivere nelle strade, nei cuori, nelle assemblee.
🗣️ “Il Leoncavallo non è un luogo, è un’idea. E le idee non si sgomberano.”
💥 Per chi crede ancora che l’alternativa sia possibile.

GIÙ LE MANI DALLA CITTÀ!

GIÙ LE MANI DALLA CITTÀ!
Verso l’assemblea pubblica del 2 Settembre e il corteo del 6 Settembre
In difesa degli spazi pubblici e sociali autogestiti, contro la gentrificazione, per il diritto all’abitare, contro la speculazione edilizia, il saccheggio delle olimpiadi Milano Cortina e i padroni delle città!
Vogliamo costruire un grande corteo il 6 Settembre per un’altra Milano e per tutte le città sempre più segnate da zone rosse, limitazioni, biglietti di ingresso, selezioni obbligate.
Lo sgombero del Leoncavallo è una evidente conseguenza delle trasformazioni avvenute a Milano a partire dal piano urbanistico. Modello che si vorrebbe estendere altrove. Ma è anche vendetta del potere contro chi prova a resistere.
La mano del governo è calata sul vecchio Leo, nel 50esimo anno della sua storia, per avviare la campagna elettorale della destra, a trazione Fratelli d’Italia, verso le prossime elezioni comunali.
È una legalità fatta di odio verso chi è stranier@ e/o espuls@, pover@ una legalità che porta all’isolamento sociale chi vive disabilità e fragilità psicologiche.
Che giustifica la violenza fino alla tortura e al genocidio.
Gli spazi sociali, culturali, artistici, autogestiti o no, occupati o dell’associazionismo, sono l’antitesi del fascismo di governo, così come il conflitto sociale, che vede nell’occupazione uno strumento di livellamento delle sempre più crescenti differenze sociali, un fondamento del dibattito democratico di un paese e delle città.
Noi abbiamo un’altra idea di città e di mondo che da cinquant’anni a oggi è cambiata e si è fatta anche transfemminista, intersezionale, antiabilista, una città a tutela delle agricolture contadine e dei loro territori aggrediti, per l’accesso al cibo come nutrimento culturale.
La manifestazione attraversa le date del festival antirazzista Abba Vive dal 5 al 7 Settembre al Parco Sempione. Un evento che rappresenta la memoria viva delle nuove generazioni antirazziste e decoloniali che sono il futuro di Milano.
Costruiamo un corteo che tenga insieme generazioni diverse ed esperienze politiche differenti.
La città orizzontale contro il verticalismo del potere.
Martedì 2 Settembre Assemblea Cittadina – ore 20:30 Camera del Lavoro di Milano
Sabato 6 Settembre Corteo Nazionale – concentramento ore 14:00 P.ta Venezia
Adesioni a segreteria@leoncavallo.org