Quinto episodio del Podcast “La Cassetta degli Attrezzi”

🎙️ Quinto episodio del Podcast “La Cassetta degli Attrezzi”
📍 Dal Circolo Anarchico Ponte della Ghisolfa, un altro strumento per chi non si rassegna.
🗓️ Ogni secondo mercoledì del mese
⏱️ 15 minuti per smontare le menzogne del presente.
✅️ Questa volta parliamo di giovani e lavoro.
Ci dicono che siamo “choosy”, “fragili”, “senza voglia di fare”.
Ma la verità è un’altra: precarietà, ricatti, stipendi da fame e illusioni vendute come opportunità.
💼 È il neoliberismo che ha trasformato il lavoro in merce e le persone in risorse da spremere.
Ci vuole soli, competitivi, docili. Ci insegna a chiamare “libertà” la precarietà e “merito” lo sfruttamento.
🔥 Ma noi non ci stiamo. Non vogliamo adattarci a un sistema che distrugge il futuro e chi lo abita.
Vogliamo riprenderci la vita, il tempo, la dignità.
🗣️ “Non siamo generazione perduta. Siamo generazione che non ci sta.”
💥 Per chi rifiuta di essere ingranaggio. Per chi vuole costruire un’altra idea di lavoro e di libertà.

Economia politica del comune. Sfruttamento e sussunzione nel capitalismo bio-cognitivio.

Economia politica del comune. Sfruttamento e sussunzione nel capitalismo bio-cognitivio di Andrea Fumagalli.

Domenica 5 ottobre 2025 ore 17:30

Circolo Anarchico Ponte della Ghisolfa

Viale Monza 255 Milano

 

 

«La crisi finanziaria del capitalismo cognitivo apre la strada al capitalismo bio-cognitivo. Il prefisso bio è dirimente. Indica che l’accumulazione capitalista attuale si identifica sempre con lo sfruttamento della vita nella sua essenza, andando oltre lo sfruttamento del lavoro produttivo certificato come tale e quindi remunerato. Il valore-lavoro lascia sempre più spazio al valore-vita. Si tratta di un processo allo stesso tempo estensivo e intensivo. Estensivo perché l’intera vita nelle sue singolarità diventa oggetto di sfruttamento, anche nella sua semplice quotidianità. Nuove produzioni prendono piede. La ri/produzione sociale, da sempre operante nella storia dell’umanità, diventa direttamente produttiva ma solo parzialmente salarizzata; la genesi della vita (la procreazione) si trasforma in business; il tempo libero viene inscatolato, al pari delle relazioni amicali e sentimentali, all’interno di binari e di dispositivi che, grazie alle tecnologie algoritmiche, consentono estrazione di plus-valore (valore di rete); i processi di apprendimento e di formazione vengono inseriti nelle strategie di marketing e di valorizzazione del capitale; il corpo umano nelle sue componenti sia fisiche che cerebrali diventa la materia prima per la produzione e la programmazione della salute e del prolungamento della vita, grazie alle nuove tecniche biomedicali. Intensivo perché tali processi si accompagnano a nuove modalità tecniche e organizzative e a nuovi processi di mercificazione. La vita messa in produzione, e quindi a valore, si manifesta in primo luogo come intrapresa di relazioni umane e sociali. La cooperazione sociale, intesa come insieme di relazioni umane più o meno gerarchiche, diventa la base dell’accumulazione capitalistica. Ma non basta: è sempre più lo stesso corpo umano e le sue parti a essere oggetto di mercificazione e di produzione diretta di valore di scambio».