Ci dicono che siamo “choosy”, “fragili”, “senza voglia di fare”.
Ma la verità è un’altra: precarietà, ricatti, stipendi da fame e illusioni vendute come opportunità.
Ci vuole soli, competitivi, docili. Ci insegna a chiamare “libertà” la precarietà e “merito” lo sfruttamento.
Vogliamo riprenderci la vita, il tempo, la dignità.


